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Patrimonio culturale, Tematiche sociali

"Esquilino chiama Roma": conoscenza integrata, condivisa e applicata per la rigenerazione urbana grazie ad una heritage community

Marina Magnani Cianetti, Pietro Petraroia, Simona M.C. Salvo

  • In "Il patrimonio culturale in mutamento: le sfide dell'uso. 35° convegno di studi internazionale", Bressanone, 1-5 luglio 2019. Venezia Edizioni Arcadia ricerche, 2019

Tra i rioni più ricchi e problematici di Roma, il Rione Esquilino è segnato da fittissime testimonianze storico-archeologiche. La sovrapposizione di monumenti e tessuto urbano di fine Ottocento si intreccia con una struttura sociale multietnica. Queste caratteristiche del rione mettono insieme vecchi e nuovi residenti, italiani ed europei, turisti attratti da alloggi economici, operatori economici, per lo più asiatici e per di più impegnati in attività non legali, e numerosi senzatetto. Tale situazione urbana problematica, ma affascinante, ha stimolato da anni le reazioni dei cittadini e induce gli abitanti a lottare per la redenzione del Rione.

Recentemente, il restauro della statua di Santa Bibiana del Bernini ha fatto emergere la necessità di una comprensione scientifica e operativa delle cause che generano tale degrado urbanistico e sociale.

Il presupposto che “non si può abitare o governare un luogo al di fuori capirlo”, è stato lo spunto per fondare il “Gruppo di lavoro via Giolitti”, un libero gruppo di lavoro senza personalità giuridica. Questa squadra ha dato vita a un forum urbano in modo da coinvolgere quanti credono nell'urgenza di un processo di conoscenza condiviso e applicato, inteso come una piattaforma di collaborazione basata sulla valutazione dei valori materiali e immateriali di eredità culturale. Il patrimonio, infatti, può diventare un significativo campo di scambio tra persone che possono non condividere bisogni e interessi, essere minacciate da bisogni primari e disagio imminente, o dalla pretesa di identità degli spazi abitativi.

Connessioni e lacune tra l'Esquilino e il resto del centro storico di Roma sono talmente evidenti che il nome dato al forum “Esquilino chiama Roma” diventa autosignificante.

Nel 2018 tre sessioni aperte alla cittadinanza hanno permesso al team di riorganizzare l'“azione di ricerca” in tre direttrici operative: un progetto urbano volto alla riqualificazione il distretto; un programma di coesione socio - culturale sostenibile; un processo di valutazione dell’eredità culturale.

Incoraggiante è stata l’adesione alla convenzione tra soggetti pubblici e privati ​​finalizzati al sostegno della ricerca, all'avvio della raccolta fondi per programmi, a sostenere studi e progetti e ad implementare sistemi di conoscenza sulla rete. Si tratta di azioni per creare una comunità di apprendimento, alla base di una comunità patrimoniale, come suggerito dalla Convenzione di Faro del 2005.